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Pint of Science: birra e scienza per raccontare la ricerca

Tre giorni di scienza alla portata di tutti nel cuore di Torino per Pint of Science, manifestazione nata nel Regno Unito nel 2013, che si svolge quest’anno contemporaneamente in 10 città italiane e 12 paesi nel mondo, dal 23 al 25 maggio.

Tre noti locali della città di Torino, Birrificio Torino, Blah Blah e Officine Ferroviarie, apriranno per tre serate di seguito le loro porte a scienziati di fama internazionale in grado di rendere la scienza “sexy” anche ai non addetti ai lavori.

Sono interamente dedicate all’esplorazione dell’Universo le tre serate al Blah Blah di via Po 21: gustando un aperitivo o sorseggiando un cocktail o una birra, si chiacchiera di buchi neri, di universo violento e di relatività generale e onde gravitazionali con i fisici Francesco Massaro (23 maggio, ore 21), Antonio Stamerra (24 maggio, ore 21) e Vincenzo Barone (il 25 maggio, ore 20:30).
Aperitivo a partire dalle 19 al Blah Blah.

Al Birrificio Torino, in via Parma 30, approdano i neuroscienziati, tutte le sere alle 21, per parlarci di corsa e cervello (Paolo Peretto , 23 maggio), di come la matematica pura stia facendo nuova luce sul funzionamento del cervello umano (Giovanni Petri, 24 maggio), e dei meccanismi alla base delle illusioni spaziali e corporee che potrete provare in prima persona con una serie di piccoli esperimenti proposti da Francesca Garbarin, Marco Neppi Modona e Irene Ronga, il 25 maggio.

Sono di casa le nuove tecnologie alle Officine Ferroviarie, alle ore 21, in Corso Germano Sommeiller 12, dove il 23 maggio Paolo Ariano ci racconterà dell’uomo bionico, Federico Picollo e Anna Vignati ci intratterranno con i biosensori al diamante e terapie tumorali con fasci di particelle (24 maggio), mentre Marco Aldinucci e Marco Genovese chiuderanno il 25 maggio con i supercomputer venuti dal futuro.

Pint of Science Italia è organizzato dall’omonima Associazione Culturale No-Profit ed è realizzato grazie al supporto nazionale dell’Infn, 3D Quest (Quantum Integrated Optical Simulation, team di ricerca dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza) , Istituto Pasteur Italia (Fondazione Cenci Bolognetti) e al supporto locale del Dipartimento di Fisica dell’Università di Torino.
“Il successo dell’edizione dell’anno scorso ci ha spinti a coinvolgere sempre più città e più persone, molte delle quali si sono candidate spontaneamente” – dice Ilaria Zanardi responsabile nazionale e Presidente dell’Associazione Culturale Pint Of Science Italia.
L’evento, nato nel Regno Unito, si svolgerà in contemporanea in 10 città italiane (Genova, Milano, Napoli, Palermo, Pavia, Pisa, Roma, Siena, Torino, Trento) e 12 paesi nel mondo (Regno Unito, Irlanda, Francia, Italia, Stati Uniti, Australia, Spagna, Germania, Brasile, Sud Africa, Austria e Canada).

Per consultare il programma torinese di Pint of Science 2016 visita il sito:
https://pintofscience.it/events/torino

Pint of Science – La Storia
Nel 2012 Michael Motskin e Praveen Paul erano due ricercatori all’Imperial College di Londra. Diedero vita ad un evento chiamato “Meet the researchers” (Incontra i ricercatori) nel quale alcuni malati di Parkinson, Alzheimer, malattia del motoneurone e sclerosi multipla potevano andare nei loro laboratori a vedere quale tipo di ricerca facessero. L’evento fu molto motivante sia per i visitatori che per i ricercatori.
Pensarono che se le persone vogliono entrare nei laboratori e incontrare i ricercatori, perché non portare i ricercatori fuori ad incontrare le persone? E così nacque Pint of Science. Il Maggio 2013 si tenne la prima edizione di Pint of Science che ha portato al grande pubblico alcuni dei più rinomati ricercatori a raccontare il loro lavoro agli amanti della scienza e della birra. È stato un successo strepitoso.

Contatti:
http://www.pintofscience.it
Michela Chiosso
Local Coordinator (Torino)
Email: michela.chiosso@to.infn.it Cell:3493528950
Ilaria Zanardi
President of Pint Of Science Italia
Email: info@pintofscience.it Cell:3400636088
Giuliano Greco
Communication Manager

Bruno Quarta è il nuovo direttore generale dell’Infn

ACDal 2 maggio Bruno Quarta è il nuovo Direttore Generale dell’Infn.
Di formazione economista, con specializzazione nel settore aziendale, nello sviluppo strategico e nella gestione del rischio, Quarta lavora molti anni nel settore privato in Italia e all’estero. Passa poi al mondo pubblico e assume prima l’incarico di Dirigente dell’Area di Ricerca presso l’Università Alma Mater di Bologna, poi diventa direttore del servizio Strategie e Operazione della Common Strategic Task Force, una squadra nata dal rapporto tra l’Università di Torino e la Fondazione Compagnia San Paolo, e successivamente diventa Direttore Generale dell’Università di Milano.
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INAUGURATO IN GIAPPONE L’ACCELERATORE ITALIANO PER NEUTRONI AD ALTA ENERGIA

LABIl 21 aprile a Rokkasho, Giappone, si è svolta la cerimonia di consegna dell’RFQ (Radio Frequency Quadrupole), apparato realizzato ai Laboratori Nazionali di Legnaro dell’INFN per l’acceleratore di altissima intensità LIPAc (Linear IFMIF Prototype Accelerator), prototipo della International Fusion Material Irradiation Facility IFMIF.
Obiettivo di IFMIF – e dell’acceleratore LIPAc di cui l’RFQ è il fulcro – sarà la produzione di flussi intensi di neutroni ad alta energia, utili a testare la resistenza dei materiali che costituiranno le parti critiche dei reattori a fusione nucleare. Ingegneri della sezione di Torino, Padova e Bologna hanno collaborato nella realizzazione di questo sistema molto avanzato capace di produrre le massime intensità del fascio di particelle accelerate.
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Einstein pubblico, Albert privato. Le visioni di un genio ribelle

Il 12 maggio alle ore 17.30 all’Arena Bookstock del Salone del Libro (padiglione 5) è prevista una Lectio di Vincenzo Barone, professore dell’Università del Piemonte Orientale e INFN-Torino, autore di “Albert Einstein. Il costruttore di universi”.
In occasione del centenario della relatività generale, festeggiato nel febbraio scorso con la scoperta delle onde gravitazionali, l’incontro metterà a fuoco la figura scientifica, intellettuale e umana di uno dei più grandi visionari di tutti i tempi, Albert Einstein.
Autore di teorie che hanno rivoluzionato la concezione dell’universo, filosofo acutissimo, pacifista convinto, spirito irriverente, icona e mito: sono le tante facce di un genio che ha lasciato un’impronta indelebile nella scienza e nel pensiero contemporanei.
Modera
Piero Bianucci, giornalista e scrittore

Passaggio di consegne

TOUn’immagine vale più di mille parole: oggi, 2 Maggio, con un sorriso sereno il Dr. Amedeo Staiano lascia la Direzione della Sezione INFN di Torino nelle mani del Dr. Angelo Rivetti al quale, nonostante la sua espressione dubbiosa ancorchè divertita, auguriamo il nostro più sincero benvenuto.
Grazie Amedeo e buon lavoro Angelo!
RivettiStaiano

Concorso fotografico “Il bello della scienza”

L’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea ha indetto un concorso fotografico per i soci APRE: se ti appassiona la fotografia, scatta una foto artistica dell’oggetto della tua ricerca, inviala ad ApreNotizie e parteciperai alla selezione per veder pubblicato il tuo scatto sulla copertina della Newsletter mensile e sui suoi social network che raggiungono circa 5000 persone ogni mese.

Per partecipare al concorso dovrai inviare lo scatto, che avrà per oggetto la tua attività scientifica, a Emanuela Danè (dane@apre.it o redazione@apre.it) entro il 5 di ogni mese in formato 20×20 a 300 dpi, unitamente alle seguenti informazioni:
Nome dell’autore e ente di appartenenza
Titolo della fotografia
Oggetto della fotografia
Numero di telefono
Il vincitore verrà informato via e-mail.
concorso foto

Osservate le onde gravitazionali

LAB

Grazie alla misura effettuata con gli interferometri gemelli LIGO, 
le collaborazioni scientifiche LIGO e VIRGO aprono una nuova finestra sul cosmo, 
rivelando le onde gravitazionali prodotte nella collisione di due buchi neri. Per la prima volta, gli scienziati hanno osservato in modo diretto le onde gravitazionali: increspature nel “tessuto” dello spaziotempo, perturbazioni del campo gravitazionale, arrivate sulla Terra dopo essere state prodotte da un cataclisma astrofisico avvenuto nell’universo profondo. Questo conferma un’importante previsione della Relatività Generale di Albert Einstein del 1915, e apre uno scenario di scoperte senza precedenti sul cosmo.

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2016: tante novità per le Giornate di Studio sui Rivelatori

Cogne, 22-26febbraio
Per la venticinquesima edizione le Giornate di Studio sui Rivelatori si trasferiscono in un nuovo sito: la splendida vista delle montagne del Parco del Gran Paradiso sarà una delle importanti novità, ma non l’unica.
Le Giornate di Studio si svolgeranno presso la Scuola di Alta Formazione di Cogne che ha sede presso l’antico Villaggio dei Minatori, inaugurato nella sua nuova veste a settembre 2015 grazie ad una cooperazione tra la Regione Valle d’Aosta, la Fondazione Gran Paradiso e il CINFAI, consorzio legato al Politecnico di Torino.
Una importante novità è la struttura dell’agenda: il format, proprio delle scuole invernali, permetterà di godere a pieno del luogo incantevole che ci ospiterà. Le lezioni si svolgeranno dalle 8.00 alle 11.00 del mattino e dalle 17.00 alle 20.00 di sera.
Rimane una tradizione: la scelta accurata dei docenti garantisce, come ogni anno, una eccellente qualità delle lezioni. Docenti e argomenti presentati saranno i seguenti:
Tiziano Camporesi (The CMS upgrade)
Piergiorgio Cerello (PET in hadrontherapy)
Fernando Ferroni (Searches in Double Beta Decay)
Paolo Giubellino (The ALICE upgrade)
Flavio Marchetto (The NA62 Experiment)
Mauro Mezzetto (The Super-Kamiokande Experiment)
Fabrizio Pirri (Electronic Devices)
Fabio Sauli (Micro PAD Gas Detectors)
Paolo Valente (Dark Matter Searches with PADME)
Anche quest’anno sarà presente una sessione dedicata ai partecipanti che vorranno presentare la loro attività di ricerca con interventi di circa 5 minuti.

Tavola rotonda al Museo Ettore Fico

In occasione della mostra The Messengers of Gravity di Luca Pozzi, parte della rassegna d’arte Vanità/Vanitas, la sezione di Torino dell’Infn e la collaborazione dell’esperimento Cms del Cern organizzano una tavola rotonda aperta al pubblico dal titolo “Dialoghi tra Scienza e Arte”. L’appuntamento è fissato per il 5 Febbraio 2016 alle h 18.00 presso il Museo Ettore Fico di via Cigna 114 a Torino.

A partire dall’opera di Pozzi esposta sulla facciata del museo, l’artista insieme a diversi fisici ripercorrono la storia dei successi scientifici recentemente ottenuti da Cms. Consapevole della centralità che l’Italia ricopre a livello internazionale in ambito scientifico e tecnologico, Luca Pozzi si pone al servizio di una necessaria e auspicabile sensibilizzazione del pubblico dell’arte nei confronti delle attuali ricerche d’avanguardia.

Le opere visive dal forte impatto estetico sono state realizzate in collaborazione con il programma Art@Cms dell’esperimento Cms, uno dei quattro grandi rivelatori, che come gigantesche macchine fotografiche catturano le collisioni tra i fasci protoni nell’anello del Large Hadron Collider (Lhc).

Interverranno:

    – Tiziano Camporesi – Responsabile dell’esperimento Cms
    – Amedeo Staiano – Direttore della Sezione Infn di Torino
    – Nicolao Fornengo – Professore associato di fisica teorica all’ Università di Torino
    – Michael Hoch – Responsabile di Art@Cms nell’esperimento Cms
    – Luca Pozzi – Artista</ul
    Moderatore:

      – Vincenzo Guarnieri – giornalista scientifico

Un’emissione da record per la pulsar del granchio

LABÈ l’emissione più energetica mai osservata finora dalla pulsar che si trova al centro della nebulosa del Granchio, nella costellazione del Toro, e situata a circa 6.000 anni luce da noi. A scoprire questo flusso di radiazione pulsata, dalla straordinaria energia di oltre mille miliardi di volte quella associata alla radiazione nella luce visibile, è stato un team internazionale di astrofisici grazie alle osservazioni di MAGIC, due dei più grandi telescopi per raggi gamma al mondo situati sull’isola La Palma alle Canarie, a cui per l’Italia collaborano l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF).
Vai al comunicato congiunto Infn-Inaf