Digressioni
I responsabili torinesi dell’esperimento che ha sede a Tsukuba, in Giappone, sono il dott. Roberto Mussa e prof. Fabrizio Bianchi.
Come nel caso della prima rivelazione, anche queste onde gravitazionali sono state prodotte dalla fusione di due buchi neri avvenuta 1,4 miliardi di anni fa.
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Bruno Quarta è il nuovo direttore generale dell’Infn
Di formazione economista, con specializzazione nel settore aziendale, nello sviluppo strategico e nella gestione del rischio, Quarta lavora molti anni nel settore privato in Italia e all’estero. Passa poi al mondo pubblico e assume prima l’incarico di Dirigente dell’Area di Ricerca presso l’Università Alma Mater di Bologna, poi diventa direttore del servizio Strategie e Operazione della Common Strategic Task Force, una squadra nata dal rapporto tra l’Università di Torino e la Fondazione Compagnia San Paolo, e successivamente diventa Direttore Generale dell’Università di Milano.
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INAUGURATO IN GIAPPONE L’ACCELERATORE ITALIANO PER NEUTRONI AD ALTA ENERGIA
Obiettivo di IFMIF – e dell’acceleratore LIPAc di cui l’RFQ è il fulcro – sarà la produzione di flussi intensi di neutroni ad alta energia, utili a testare la resistenza dei materiali che costituiranno le parti critiche dei reattori a fusione nucleare. Ingegneri della sezione di Torino, Padova e Bologna hanno collaborato nella realizzazione di questo sistema molto avanzato capace di produrre le massime intensità del fascio di particelle accelerate.
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Passaggio di consegne
Grazie Amedeo e buon lavoro Angelo!

Osservate le onde gravitazionali
Grazie alla misura effettuata con gli interferometri gemelli LIGO, le collaborazioni scientifiche LIGO e VIRGO aprono una nuova finestra sul cosmo, rivelando le onde gravitazionali prodotte nella collisione di due buchi neri. Per la prima volta, gli scienziati hanno osservato in modo diretto le onde gravitazionali: increspature nel “tessuto” dello spaziotempo, perturbazioni del campo gravitazionale, arrivate sulla Terra dopo essere state prodotte da un cataclisma astrofisico avvenuto nell’universo profondo. Questo conferma un’importante previsione della Relatività Generale di Albert Einstein del 1915, e apre uno scenario di scoperte senza precedenti sul cosmo.
Un’emissione da record per la pulsar del granchio
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