Digressioni

LabIl 25 aprile, alle 17.38 ora italiana (00.38 in Giappone) l’acceleratore SuperKEKB ha prodotto le sue prime collisioni tra elettroni e antielettroni, e gli eventi sono stati osservati dal rivelatore Belle II.

I responsabili torinesi dell’esperimento che ha sede a Tsukuba, in Giappone, sono il dott. Roberto Mussa e prof. Fabrizio Bianchi.

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LABUna seconda conferma della teoria di Einstein e della previsione dell’esistenza delle onde gravitazionali è stata annunciata il 15 giugno dagli scienziati delle collaborazioni scientifiche Ligo e Virgo, cui l’Italia partecipa con l’Infn.
Come nel caso della prima rivelazione, anche queste onde gravitazionali sono state prodotte dalla fusione di due buchi neri avvenuta 1,4 miliardi di anni fa.
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LABLa Nasa ha dato il via libera al prolungamento della missione del telescopio spaziale Fermi che studia l’universo ad alte energie. Nato da una collaborazione internazionale della quale fanno parte l’Asi, l’Infn e l’Inaf, l’osservatorio per raggi gamma in orbita dal 2008 preseguirà la propria attività fino al 2018, con un programma scientifico che rafforza i temi della fisica astroparticellare e le osservazioni congiunte con altri osservatori.
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Bruno Quarta è il nuovo direttore generale dell’Infn

ACDal 2 maggio Bruno Quarta è il nuovo Direttore Generale dell’Infn.
Di formazione economista, con specializzazione nel settore aziendale, nello sviluppo strategico e nella gestione del rischio, Quarta lavora molti anni nel settore privato in Italia e all’estero. Passa poi al mondo pubblico e assume prima l’incarico di Dirigente dell’Area di Ricerca presso l’Università Alma Mater di Bologna, poi diventa direttore del servizio Strategie e Operazione della Common Strategic Task Force, una squadra nata dal rapporto tra l’Università di Torino e la Fondazione Compagnia San Paolo, e successivamente diventa Direttore Generale dell’Università di Milano.
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INAUGURATO IN GIAPPONE L’ACCELERATORE ITALIANO PER NEUTRONI AD ALTA ENERGIA

LABIl 21 aprile a Rokkasho, Giappone, si è svolta la cerimonia di consegna dell’RFQ (Radio Frequency Quadrupole), apparato realizzato ai Laboratori Nazionali di Legnaro dell’INFN per l’acceleratore di altissima intensità LIPAc (Linear IFMIF Prototype Accelerator), prototipo della International Fusion Material Irradiation Facility IFMIF.
Obiettivo di IFMIF – e dell’acceleratore LIPAc di cui l’RFQ è il fulcro – sarà la produzione di flussi intensi di neutroni ad alta energia, utili a testare la resistenza dei materiali che costituiranno le parti critiche dei reattori a fusione nucleare. Ingegneri della sezione di Torino, Padova e Bologna hanno collaborato nella realizzazione di questo sistema molto avanzato capace di produrre le massime intensità del fascio di particelle accelerate.
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Passaggio di consegne

TOUn’immagine vale più di mille parole: oggi, 2 Maggio, con un sorriso sereno il Dr. Amedeo Staiano lascia la Direzione della Sezione INFN di Torino nelle mani del Dr. Angelo Rivetti al quale, nonostante la sua espressione dubbiosa ancorchè divertita, auguriamo il nostro più sincero benvenuto.
Grazie Amedeo e buon lavoro Angelo!
RivettiStaiano

Osservate le onde gravitazionali

LAB

Grazie alla misura effettuata con gli interferometri gemelli LIGO, 
le collaborazioni scientifiche LIGO e VIRGO aprono una nuova finestra sul cosmo, 
rivelando le onde gravitazionali prodotte nella collisione di due buchi neri. Per la prima volta, gli scienziati hanno osservato in modo diretto le onde gravitazionali: increspature nel “tessuto” dello spaziotempo, perturbazioni del campo gravitazionale, arrivate sulla Terra dopo essere state prodotte da un cataclisma astrofisico avvenuto nell’universo profondo. Questo conferma un’importante previsione della Relatività Generale di Albert Einstein del 1915, e apre uno scenario di scoperte senza precedenti sul cosmo.

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Un’emissione da record per la pulsar del granchio

LABÈ l’emissione più energetica mai osservata finora dalla pulsar che si trova al centro della nebulosa del Granchio, nella costellazione del Toro, e situata a circa 6.000 anni luce da noi. A scoprire questo flusso di radiazione pulsata, dalla straordinaria energia di oltre mille miliardi di volte quella associata alla radiazione nella luce visibile, è stato un team internazionale di astrofisici grazie alle osservazioni di MAGIC, due dei più grandi telescopi per raggi gamma al mondo situati sull’isola La Palma alle Canarie, a cui per l’Italia collaborano l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF).
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